Mi è stata chiesta una “illustrazione” dei due grafici sotto riprodotti (ripeto che l’articolo integrale si trova sull’ultimo numero de Il Sole 24Ore-Sanità):
– la figura 1 disegna una porzione del grafo della rete SOLE – Emilia-Romagna, nella fase di generazione del Fascicolo Sanitario Personale Elettronico e del Patient Summary (la sintesi “operativa” e “attualizzata” del FaSPE) . Quest’ultimo viene appunto generato dai medici di famiglia nell’ambito delle reti orizzontali che permettono la condivisione della cartella clinica informatizzata per l’attività dei Nuclei di Cure Primarie. Il cittadino potrà accedere al proprio PtSm attraverso il portale di SOLE che è collegato al “nodo regionale” IREC. Questo “puntatore” può leggere per il cittadino il PtSm, ma anche assemblare il FaSPE (aggiungendo al PtSm l’indirizzo elettronico di tutte i referti, dimissioni, ecc. dell’interessato presenti nella ASL e nel SSR). Restano, ovviamente, molti problemi da risolvere e questioni da specificare (compito delle istituzioni nazionali e regionali), ma, allo stato attuale di sviluppo della rete SOLE, questo potrebbe essere il percorso, che va compiuto nel rispetto delle leggi e dei regolamenti a tutela della privacy del cittadino.
– di maggiore complessità teorica è la tabella di classificazione delle reti e-Health (figura 2) che ho illustrato per la prima volta, recentemente, al Master e-health e qualità dei servizi socio-sanitari e al Corso di Alta Formazione e-Health dell’Università di Bologna. Si tratta di una rielaborazione della ormai nota tabella di classificazione delle reti e-Health “5×3”, predisposta per l’Osservatorio Nazionale delle Reti e-Care (si veda in questo stesso Blog). Ma con una significativa riformulazione e suddivisione tra le reti e-Health “primarie” (quelle che generano dati e informazioni personali, sociali e organizzativi) e “secondarie” (quelle che, attraverso l’utilizzo dei dati primari, generano e-Services specifici, come la prenotazione elettronica, la telemedicina e-Care, l’EHR e l’EMR per le cure primarie, gli e-services per il miglioramento dei processi aziendali, ecc.). La metafora è quella dei colori primari che gennerano, mischiati, quelli secondari. Resta invece immutata, rispetto alla precedente tabella “5×3”, la suddivisione “verticale” tra reti sociali (aperte ai cittadini) e reti organizzative per la condivisione del dato (e l’utilizzo degli e-services) tra professionisti, ricercatori, amministratori, per la Governance aziendale. Il concetto che ispira questa nuova classificazione è la chiara individuazione di quelle reti e-Data che generano, “comunicandolo”, il dato clinico personale del cittadino (di salute-malattia), attraverso l’aggregazione di dati che provengono dalla rete orizzontale dei medici di famiglia e dalle reti verticali (EMR) degli ospedali e degli ambulatori. Ma anche l’individuazione delle reti, sempre “primarie” che forniscono i dati dell’organizzazione, rintracciabili parzialmente sull’Home Page aziendale e più specificamente nelle Intranet. Solo l’aggregazione di queste due serie di dati può permettere la costruzione, in rete, degli e-services più complessi di cui si accennava prima. Ad esempio, una prenotazione elettronica Cup è un composto dinamico, un algoritmo, di due stringhe di dati: una di dati “personali” riferiti all’utente e una di dati “organizzativi” riferiti al funzionamento della ASL o dell’ASO. Lo stesso procedimento si attua per gli e-services e-Care, la telemedicina, ecc.. La terza serie di dati primari sono le informazioni che si generano, sempre più da un po’ di tempo, sulle reti sociali di interazione diretta dei cittadini (socialnetwork): anche queste informazioni sono “primarie” e andrebbero utilizzate per e-services di salute. Un esempio: il FaSPE e il PtSm dovrebbero contenere non solo dati e notizie provenienti dai professionisti dell’organizzazione, e in primis dai medici, ma anche informazioni fornite dai cittadini. La My Page raccoglie queste informazioni.
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