Domenica sera-notte (ore 23.15) è andato in onda lo Speciale Tg1 (direttore Gianni Riotta) su Dottor Internet. Una lunga inchiesta sull’utilizzo che la gente fa di Internet alla ricerca delle più svariate risposte a tanti bisogni di salute, di cure. Anche se il servizio è stato realizzato con un’ottima regia, alla fine il messaggio era distorcente: Internet, salvo poche eccezione, è il regno dei gonzi che cercano magiche soluzione a problemi che solo la scienza ufficiale (medica) può risolvere. Questi illusi vanno incontro a pericoli di ogni genere. Quindi via il pc e il mouse e tutti dal dottore. Ma è così? Intanto chi ha fatto il servizio confonde Internet con Google, il motore di ricerca che tutti usiamo. Ma dentro a Internet c’è ben altro. Ci sono le reti e-Health, come Sole-Emilia Romagna. Ci sono le reti e-Care (si vada sul portale dell’Osservatorio Nazionale delle reti e-Care a vedere l’ottimo censimento di queste esperienze in corso di realizzazione per conto del Ministero: www.cup2000.it). Ci sono i Cup e poi, certo, anche socialnetwork di grandissimo interesse per la sanità e la salute, dove cittadini si scambiano esperienze ed informazioni. Internet, infatti, non è una rete e nemmeno solo Google: è tante reti assieme, un modo per produrre una straordinaria comunicazione, anche tra sanità ufficiale e cittadini. Purtroppo la cultura ufficiale, anche quella dei media, continua a non comprendere la dimensione reale, scientifica, del fenomeno Internet e ne denuncia gli aspetti folcloristici. Certo, nella meta rete c’è di tutto, ma anche per la strada c’è di tutto e questo non vuol dire che le strade sono da evitare. Ricordiamoci quelli che asserivano, alla fine dell’ottocento, con piglio scientifico, che il treno passando e sferragliando per le campagne avrebbe fatto smettere alle mucche di dare latte e alle galline di far le uova…
Dottor Internet al TG1
—
da
Lascia un commento