Calano gli investimenti in ICT

Il rapporto Assinform (Confindustria, settore ICT) 2008 http://www.rapportoassinform.it/interna.asp?sez=183&ln=3&anno=2008 riserva qualche sorpresa. In sintesi: nel 2007 cala in Italia il tasso di crescita rispetto al 2006 di investimenti in ICT: +2% contro un 5,5 mondiale; -0,4% rispetto al 2006. Gli unici che continuano a investire (in termini di consumo) sono le famiglie (+10,5%, anche se in questa spesa c’è tanto telefonino). Cala l’industria, ma soprattutto la PA, in particolare quella centrale (-3,2 %). In Italia solo il 17% della popolazione usa (saltuariamente) servizi pubblici on line contro il 30% dei cittadini europei. Ci stiamo allontanando dall’Europa e dall’America, dove in ICT si spende il doppio in percentuale sul Pil (da noi 1,7% rispetto a un tre abbondante americano e inglese). Questo dato, per la verità sorprendente, può essere inquinato da diversi fattori, tra cui l’andamento discontinuo del settore telecomunicazioni, che rappresenta in Italia un vero guazzabuglio di interessi incrociati e poco chiari (basti leggere quello che è accaduto nell’ultimo anno in casa Telecom). Resta comunque un dato preoccupante, che trova riscontro anche in settori pubblici come la sanità, dove si fa fatica a investire più dell’1% della spesa in ICT. Come spiegarlo? L’Italia è il paese che oppone la maggior resistenza all’ingresso nell’era di Internet, per una causa molto evidente: ha uno dei maggiori tassi occidentali di burocratizzazione, in particolare nel settore pubblico, ma non solo. Internet e la burocrazia sono come il diavolo e l’acqua santa, l’uno scaccia l’altro. Il ritardo nell’utilizzo di Internet nella PA e nella piccola industria dovrebbe poi preoccupare in particolare regioni come quelle del centro Italia dove questi due settori sono nettamente dominanti nel tessuto socio-economico. La ricetta per recuperare il ritardo non è semplice, ma ha certamente tra i suoi ingredienti una riorganizzazione del settore pubblico improntata al principio della personalizzazione dei servizi al cittadino e della burocrazia leggera.


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