Antonio se n’è andato. Ieri si sono svolti i funerali in San Michele in Bosco, la bella chiesa del Rizzoli dove lui ha lavorato con tanto impegno in tutti questi anni. Era poco più che un ragazzo quando venne a lavorare da noi, all’assessorato alla sanità del Comune di Bologna. Con lui e Franco Ferlini costruimmo l’Osservatorio Emidemilogico  per avere informazioni vere, non taroccate,  sulla salute della gente di Bologna. Poi l’esperienza del Rizzoli, chiamato da Achille Ardigò. Spesso veniva su all’Università di Urbino, ai miei corsie di sociologia dell’organizzazione e della sanità, dove ha tenuto delle belle lezioni su come migliorare l’organizzazione dell’ospedale. Era una persona prudente, ma c’era sempre quando si trattava di fare qualcosa di nuovo. E con lui, anche lì, allo IOR abbiamo fatto, assieme a Cup2000, cose importanti per i pazienti, per i medici. Insomma, lui c’era e non si tirava mai indietro. Ci mancherà. 


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