Il Garanre della Privacy ha emanato una direttiva, il 4 luglio di quest’anno, affinché tutti gli ospedali e le Asl d’Italia realizzino il Dossier Sanitario dell’assistito. La nostra storia clinica presente in un ospedale (referti, cartella clinica dei ricoverì, ecc.) aggregata in unico ‘file'( non è un file, ma il concetto serve per capirci) con il consenso del paziente. I medici hanno così accesso, in forma elettronicamente evoluta, ad un unico strumento informativo, completo di tutti i dati, per assistere il paziente in ospedale. Il Dossier si affianca al Fascicolo Sanitario all’Elettronico ( FSE) e di fatto lo alimenta. Il primo raccoglie tutti i nostri dati presenti in un ospedale o in una Asl, il secondo, l’FSE, la storia clinica di tutta la nostra vita che abbiamo disseminato in più ospedali e ambulatori, nei tanti contatti con i medici e i laboratori, in regione, in Italia e anche in Europa. Due strumenti essenziali per essere curati meglio oggi e soprattutto domani, quando nessuno userà più la carta per avere un’informazione ( più o meno come oggi nessuno usa più papiri o pergamene!).
Ieri, Il Consiglio di Amministrazione dell’IRCSS Istituto Nazionale Tumori di Milano, ha formalmente approvato il piano di realizzazione del Dossier Sanitario del prestigioso ospedale e centro di ricerca lombardo: sono 14 progetti e-Health, collegati tra loro, che portano a questo importante risultato. Diversi di questi progetti – ideati interamente dal lato del cittadino assistito lungo il percorso di prevenzione, cura e continuità assistenziale tra ospedale e territorio – sono già in fase attuativa. Si tratta di uno dei primi casi di completa integrazione tra FSE e Dossier Sanitario. Il progetto è realizzato in collaborazione con Lombardia Informatica e la Regione Lombardia, ma anche importanti Università e partner industriali del,a sanità elettronica italiana
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