Internet può diventare qualcosa di operativo per fare solidarietà? Ieri a Bologna lo abbiamo dimostrato. Erano in tanti alla Misericordia di Bologna (Strada Maggiore, 13), dove c’è l’ambulatorio Biavati che offre assistenza sanitaria volontaria e gratuita ai poveri e agli emarginati 365 giorni all’anno. C’era il Sindaco Sergio Cofferati – che ha apprezzato con parole veramente belle – e c’erano, assieme a tanti altri, Marco Cevenini (presidente della Misericordia), Paolo Mengoli (direttore della Caritas), Monsignor Antonio Allori Vicario Episcopale, il nostro presidente Luciano Vandelli, i rappresentanti della AUSL di Bologna. Ma c’erano soprattutto i medici volontari che ogni pomeriggio, dalle 17 alle 19, anche alla domenica, il giorno di Natale e di Pasqua, ricevono con il camice bianco chi ha bisogno senza chiedere nulla a nessuno. Cosa c’entra Internet? Cup 2000 ha donato al Biavati, attraverso il lavoro volontario dei suoi tecnici, una postazione SOLE e una linea di accesso facilitata al Cup e ai servizi e-Care. Molte persone che chiedono aiuto ai volontari devono fare esami, accertamenti diagnostici, visite specialistiche nelle strutture della sanità bolognese. Può capitare che poi i referti non ritornino in tempo utile, perchè anche una burocrazia minima può essere bloccante per una persona in stato di vera emarginazione. Con Sole – in accordo con l’AUSL di Bologna – questi referti ritorneranno via Internet sulla cartella clinica informatica dei medici del Biavati. Con il collegamento facilitato al Cup e all’e-Care di CUP 2000 i volontari potranno prenotare per questi bisognosi visite, esami e fornire informazioni sui servizi sociali cittadini. Ho visto poi molta contentezza sui volti dei ragazzi di CUP 2000 in questo incontro vero tra tecnologia e solidarietà (vera).
Tecnologia per la solidarietà
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