Se rivolgete ai politici questa semplice domanda riceverete i più svariati (e a volte fantasiosi) sproloqui . Eppure la risposta è semplice come la domanda. Nell’ultimo ventennio l’economia mondiale – è quella italiana non fa eccezione – si è letteralmente spezzata in due tronconi: la produzione e la vendita di bit e la produzione e la vendita di atomi. Trovate difficile il concetto? È semplicissimo. Le economie e i distretti industriali più sviluppati (la Silicon Valley, il distretto informatico di Berlino, quello di Dublino e di Londra, ecc) producono e comnercializzano bit, file che poi diventano oggetti – come l’iPad con cui sto scrivendo questo post – composti di atomi. Non in Italia, ma in Cina o in qualche paese dell’Est Europo. Anche i servizi stanno evolvendo in questa direzione. L’Italia è un paese manifatturiero (l’economia industriale del ‘900, quella del boom economico) che è rimasto in mezzo al guado, tra la produzione de-materializzata di bit e quella materiale di oggetti e di servizi. Quest’ultima ha qui costi del lavoro non compatibili con l’economia globalizzata, quindi le aziende di scarpe o di telai di motorini chiudono. Quella de-materializzata richiede formazione (università altamente tecnologiche) e investimeti che non sono stati fatti, perché la classe politica e burocratica è novecentesca, legata (anche da interessi) al partito del mattoni (atomi) e delle banche non globalizzate (cioè incapaci di dare servizi all’economia dematerializzata: vedi il Monte dei Paschi, per non dire di tante altre). I giovani italiani non sono disponibili a fare i muratori o gli stradini. Qualche politico pensa di offrire loro posti da cuoco – con a la moda del cibo ‘a chilometro zero’ – ma è un’idea senza futuro. Si laureano e vanno a Berlino ( i più svegli o i più fortunati). Cosa occorre? Un cambiamento vero, culturale (un tempo si chiamava ‘rivoluzione culturale’), partendo dalla pubblica amministrazione e dalla sua burocrazia che, a differenza di quella inglese o americana, non è ancora passata nel mondo di Internet. Non sarà un cambiamento indolore.
Perché in Italia i giovani non trovano lavoro?
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