Ieri a CUP 2000 si è discusso di liste di attesa in sanità e di “presa in carico” del cittadino. Molta gente, un bell’incontro. Ma sopratutto una bella visita del Sindaco Sergio Cofferati, che senza tanti giri di parole, ha centrato il problema: quando vado al Cup o ad uno sportello pubblico e torno a casa senza aver trovato una risposta al mio problema, subentra disagio e sfiducia. Se poi sono un anziano, una persona che non possiede particolari risorse economiche o relazionali, questo disagio è molto più forte. E’ così. E ieri abbiamo presentato – grazie ai risultati di un intenso lavoro di collaborazione tra Azienda Sanitaria di Bologna, Conferenza Sanitaria Metropolitana e CUP 2000 – una proposta di “Nuovo Cup Metropolitano” che risponde al problema posto dal Sindaco: entro il 2007 nessun cittadino di Bologna deve andare a casa dal Cup senza trovare una risposta. Se non la trova subito, la troverà per lui il sistema e verrà richiamato telefonicamente a casa entro 10 giorni.
ps: sempre al convegno di ieri ho sentito il dovere di dire una cosa a cui credo profondamente: abbiamo a Bologna circa 150 persone che ogni mattina, agli sportelli Cup, ricevono migliaia di cittadini che vengono per prenotare visite, esami e per risolvere i loro problemi di salute. Una grande “interfaccia umana” tra i cittadini, i loro bisogni e il sistema della sanità. Mi sento di affermare, senza esagerare, che senza di loro la sanità di Bologna si fermerebbe. La sanità è un mondo sempre più complesso e la gente, giustamente, richiede risposte semplici, corrispondenti ai loro bisogni. Questi “sportellisti” di CUP 2000 sono il filtro umano: persone con una grande professionalità, maturata in anni di lavoro, a contatto con la gente e i servizi sanitari. Forse è bene che la sanità publica di Bologna e noi tutti ne prendiamo atto, mettendoli nella condizione di lavorare sempre meglio e riconoscendo loro l’importante ruolo che hanno.
Lascia un commento