Riceviamo a CUP 2000 diverse richieste di chiarimento sul Progetto IPERBO. La filosofia del progetto (utilizzo di un socialnetwork per creare nuove condizioni di interfaccia tra cittadini e pubblica amministrazione) non è quella di “rifare” e tanto meno “doppiare” i portali e i siti esistenti nella pubblica amministrazione locale, ma, come abbiamo già fatto con www.salute.bologna.it (a proposito: abbiamo registrato in questi giorni un successo straordinario di accessi e perfino visite a CUP 2000 per conoscerlo meglio), di costruire un’interfaccia (diario del cittadino) fortemente interattiva e unificata rispetto alle istituzioni locali (Comune, ASL, ecc.) e verso altri cittadini (e perfino verso lo stesso cittadino). Dietro questa interfaccia continueranno, ovviamente, ad operare siti e portali. Quando funzionerà? Noi stiamo lavorando all’architettura e al software (siamo a buon punto) e poi saranno le istituzioni locali a dirci quando attivarla (non sono mancati in questi giorni incoraggiamenti importanti apparsi sulla stampa locale). Intanto salute.bologna è già attivo e a breve verrà ulteriormente potenziato con un Cup WEB Nuovo, che contiene già alcune interfacce di socialnetwok.
Ho l’impressione che l’innovazione affascina molti e spaventi alcuni (pochi, per fortuna, ma chiassosi). Non mi stupisco se penso alle resistenze che dovemmo superare 20 anni fa per la realizzazione, a Bologna, del primo CUP d’Italia. A quelle per accettare la rete SOLE. Oggi tutti, perfino il Governo nel piano e-Gov 2012 appena varato d’intesa con le Regioni, vogliono il CUP e le reti dei MMG. Ma allora subimmo accuse di ogni genere e la più blanda era di velleitarismo. Vi ricordate quelli che nell’800 protestavano contro i primi treni a vapore, asserendo a gran voce che le galline avrebbero smesso di far uova e le mucchie di dare latte al passare delle locomotive… per fortuna i binari hanno retto…
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