I prossimi giorni sono densi di appuntamenti per gli appassionati di Internet, Sanità e Fascicolo Sanitario Elettronico. C’è in Fiera, a Bologna, Smart City Exhibition 2012, una rassegna di grande interesse sulle tecnologie della città intelligente (in particolare martedì pm si discuterà di Fascicolo Elettronico del Cittadino e mercoledì pm di Alta Comunicazione e Fascicolo Sanitario Elettronico). Mercoledì 7 novembre, alle 15, all’Università (sede di Forlì) seminario di studi sul mio ultimo libro ‘Alta Comunicazione’, Edito Franco Angeli. Giovedì 8 novembre, in mattinata, alla Camera del Lavoro di Bologna un interessante convegno del Sindacato sulla sanità bolognese. Il 12 novembre un workshop sui socialnetwork in sanità organizzato da Cup2000 e dalla Regione. Infine, il 16 novembre, un convegno presso la sede di Scienze Politiche dell’Università di Bologna per ricordare i 10 anni della rivista Salute e Società che ha ospitato tanti contributi ’socio-tecnici’ riferiti a l’e-Welfare e a l’e-Health.
Bologna sta diventando un importante centro culturale e di produzione della sanità ad Alta Comunicazione del tempo di Internet. La cosa strana è che ciò avviene senza che le istituzioni accademiche abbiano particolarmente promosso o programmato granché in questo campo. Molte iniziative nascono ’per trascinamento’ da esperienze pilota come il Cup, l’e-Care e il FSE.
Anzi, mentre ciò accade, si è di fatto estinto un patrimonio culturale e formativo come la Scuola di Sociologia sanitaria fondata da Achille Ardigò nell’Università di Bologna a partire dagli egli anni 70. Oggi la nostra Università è priva di un corso di laurea in sociologia sanitaria e le iniziative e gli studi in questo campo sono sempre più frammentari. La questione merita un approfondimento.
Mi vengono alla mente le parole scritte recentemente da Peter L. Bergher – uno dei più grandi sociologici viventi – che ho letto pochi giorni fa. Scrive che la sociologia è diventata noiosa ed è un po’ in crisi ovunque a causa del ’feticismo metodologico’ e della ‘propaganda ideologica’, ma anche perché ’le Università offrono molte possibilità di sistemazione, lo stipendio è generalmente adeguato e, dettaglio forse più importante, le vacanze estive sono lunghe’ (P.L. Bergher, Come vi spiego il mondo senza annoiarvi, Il Mulino, 2012).
Conviene ritornare presto su questo argomento.
Bologna ormai capitale del e-Welfare ma senza la Scuola di Sociologia Sanitaria di Achille Ardigò
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