Dematerializzazione e tagli nella sanità. Dopo un convegno alla Spisa

Leggiamo oggi sui giornali che occorrerà tagliare il budget della sanità bolognese di 8,5 milioni di euro a causa della riduzione dei finanziamenti pubblici. Un consiglio su come impostare un nuovo corso, più economico, della sanità viene indirettamente dall’interessante (e affollatissimo) convegno organizzato venerdì dall’Università di Bologna (Scuola di Specializzazione in Studi
sull’Amministrazione Pubblica Master in Diritto Sanitario) assieme a Cup2000 sul tema: DEMATERIALIZZAZIONE DEL RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE: IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO E TUTELA DELLA PRIVACY. Interventi: Luciano Vandelli, Fosco Foglietta, Gisella Finocchiaro, Mauro Moruzzi, Marco Roccetti, Giorgio De Rita, Manuela Gallo, Claudio Filippi, Antonio Brambilla .
Con il Fascicolo Sanitario Elettronico tutta la sanità pubblica si avvia ad entrare nell’era di Internet, ovvero dell’alta comunicazione superando lo stadio secolare ( il novecento) della bassa comunicazione burocratica. Se si va con decisione lungo questa strada, come sta facendo tutto il mondo, non è più necessario duplicare servizi di eccellenza, che potranno essere usufruiti ovunque il teleconferenza tecnologicamente avanzata e supportata dal trasmissione elettronica dei datidel paziente con il FSE. Non sarà più necessario duplicare costosi apparati amministrativi e di controllo burocratico( ad esempi, tutti pagamenti dei ticket e la consegna di referti avviene su internet accedendo al Fascicolo). La sanità pubblica bolognese è difronte ad un bivio: o tagliare e basta; oppure investire in Internet, nel FSE e nell’innovazione tagliando le duplicazioni e costruendo un futuro diverso.


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