Ieri il Consiglio Comunale di Bologna ha discusso di Fascicolo Sanitario e sanità: piace a tutti il Cup Automatico

Un bel confronto quello che si è tenuto ieri alla commissione sanità del Consiglio Comunale di Bologna. Erano presenti quasi tutti i consiglieri comunali e il tema era come facilitare l’accesso dei cittadini bolognesi ai servizi sanitari con il FSE. Ho presentato la proposta del Comitato Scientifico di Cup2000 per un Cup Automatico, in cui non dobbiamo recarci più  allo sportello Cup o alla farmacia per prenotare una visita. Infatti,  il sistema, con la ricetta dematerializzazione, sa di cosa abbiamo bisogno un istante dopo che siamo usciti dallo studio del medico. Ho ricordato che  il ‘foglio rosa’ , l’impegnativa del medico di famiglia con la quale ci rechiamo al Cup per prenotare, è stata, come si dice con un linguaggio da addetti ai lavori, ‘dematerializzata’, cioè il medico ha inserito questa richiesta attraversi il suo PC in rete. Quello che oggi ci rilascia è solo un promemoria in carta semplice. Allora, se il sistema sa già di cosa ho bisogno – ad esempio di una ecografia- perché devo andare a uno sportello a prenotare? Mi può inviare l’appuntamento con un semplice sms, poi se la data o il luogo non mi va bene,  allora vado al Cup a modificarlo. Questa procedura, che darebbe risposta ‘automatica’ al 90% delle richieste,  è già possibile, e darebbe anche garanzie sui tempi di attesa: entro 60 giorni per un esame diagnostico e trenta per una visita specialista, perché così dice la legge, perché sarebbero programmati, come si dice, in Back  Office . Questo è il Cup Automatico, che è piaciuto a tutti i consiglieri, al di là delle differenze politiche. 


Commenti

Una risposta a “Ieri il Consiglio Comunale di Bologna ha discusso di Fascicolo Sanitario e sanità: piace a tutti il Cup Automatico”

  1. Stefano Federici

    Tutto ciò che favorisce l’incontro tra domanda ed offerta, lo ritengo un fattore di progresso, quando poi riguarda servizi, ed in particolare quelli che riguardano la salute della persona, mi sempra un notevole salto di qualità. Non solo perché favorisce l’utenza, ma è anche barometro indicatore dei momenti di sofferenza del sistema, che provoca ritardi nella possibilità della fruizione da parte del cittadino di interventi medico diagnostici oltre ai termini massimi consentiti dalla legge. Una precisa mappature dei momenti di sofferenza evidenzia anche i limiti che creano tali strozzature nel sitema, e può quindi anche essere lo strumento per superarle.

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