Tutta l’Italia è interessata a realizzare il Fascicolo Sanitario Elettronico, ma le Regioni Emilia Romagna e Lombardia, attraverso le loro Società in House – Cup2000 spa e Lombardia Informaticaspa – sono quelle che per ora l’hanno effettivamente realizzato. È questa la sintesi del convegno nazionale che si è tenuto a Napoli all’Eremo di Camandoli, al termine del Corso di Alta Formazione Mitos. Promosso da Assinter Italia, FederSanità, Fiaso, Istituto Oncologico Pascale di Napoli, il convegno ha preso visione di una ricerca dell’Università di Urbino su 238 Asl italiane e 15 società regionali ICT delle Regioni. I dati della ricerca – la prima in Italia ’bottom up’ – sono di estremo interesse. L’FSE è ormai la realizzazione più innovativa della Sanità italiana e il pezzo forte dell’Agenda Digitale, ma c’è una seria difficoltà culturale della classe politica e dell’alta amministrazione italiana – come è stato rilevato nel convegno alla presenza dei massimi esperti nazionali di eHealth, dei vertici dell’Autorità Garante della Privacy e di Jérôme Boehm direttore Health della Commissione Europea – a comprendere il nuovo mondo della sanità al tempo di Internet.
Il Fascicolo Sanitario Elettronico del Cittadino è la vera innovazione della sanità italiana
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