Oggi intervento di CUP 2000 all’Istruttoria pubblica del Comune di Bologna sul Welfare locale, aperta da un’interessante introduzione di Gianluigi Bovini, responsabile del Dipartimento Programmazione (particolarmente interessante il trend storico dei dati della spesa del welfare bolognese). Carla Fiori, capo progetto del servizio e-Care, ha ricordato che fu Achille Ardigò, una decina di anni fa, a ideare un servizio a rete per gli anziani fragili della città; un telefono collegato a operatori di call center in rete Internet, che risponda ad ogni bisogno di aiuto, cura e sicurezza per la persona anziana spesso lasciata sola. Quel telefono oggi sta diventando un pc collegato al video della televisione ( progetto Oldes) e i primi 100 anziani potrammo parlarsi tra di loro, in video conferenza, come in un socialnetwork. Sono già 3500 gli anziani bolognesi che si avvalgono del servizio e-Care di CUP 2000. I risultati, anche in termini di razionalizzazione dei costi di welfare locale, non mancano, come ricordava Fiori questa mattina: emerge con chiarezza come, negli ultimi due anni, nella “popolazione e-care” vi siano stati ben 100 ricoveri ospedalieri in meno rispetto alla popolazione non inserita nel servizio. Se moltiplichiamo questo dato per la durata media delle degenze (10 giorni) e per il loro costo medio (600 €), otteniamo un risparmio di circa 600.000 €. Oltre a ciò, i risultati indicano che il 50% degli anziani seguiti dalla rete e-Care ha ridotto negli anni il ricorso ai ricoveri ospedalieri: se si considera che oltre il 78% degli assistiti ha oltre 80 anni, anche questo è un risultato altamente significativo.
e-Care, assieme al Cup e al Fascicolo Sanitario Elettronico – che CUP 2000 ha realizzato per la Regione Emilia-Romagna – sono la vera rivoluzione portata da Internet nella sanità e nel welfare bolognese. Ma una rivoluzione nei servizi non è un passaggio indolore. Ci saranno le forze per completare questo sforzo e per spingere il nostro sistema assistenziale oltre i modelli burocratici del vecchio secolo?
Istruttoria pubblica del Comune di Bologna
—
da
Lascia un commento