Le grduatorie della Buona Sanità delle regioni: conta più il budget dei Cittadini? Ogni tanto escono delle graduatorie di buona sanità (si veda il link sotto al Sole24 ore Sanità di oggi ) in cui non si capisce se conta più il budget o la soddisfazione dei Cittadini assistiti. La domanda è ovviamente retorica. Lo racconto spesso ai mie studenti: a me è capitato di assistere ad una convegno a Roma, del Minitero della Sanità, in cui i vari assessori regionali alla sanità presentavano il bilancio del loro operato parlando di budget, conti in pareggio, soldi spesi e risparmiati. Un solo Assessore – era quello della Toscana – intervenne dicendo che nella sua regione erano diminuiti i bambini con le carie e gli obesi. Tutti gli altri e lo guardano con aria di disappunto e qualcuno si lasciò sfuggire ‘ ma che c’entra questo conn la sanità ‘. La regione Marche – non se ne abbia a male l’assessore – è promossa a pieni voti. Se dovessi giudicare il loro operato dal lato della realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico del Cittadino – uno strumento fondamentale per la trasparenza e la cura nel nuovo secolo – si troverebbe in fondo alla graduatoria: a speso milioni di euro in gare e garette e dopo cinque anni non ha ne l’FSE ne i medici in rete, quando poteva, con una spesa irrisoria, riutilizzare il sistema già funzionante da anni nella contigua regione Emilua Romagna.
Le grduatorie della Buona Sanità delle regioni: conta più il budget dei Cittadini?
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