Oggi pomeriggio ho tenuto una lezione di eWelfare alla SCUOLA ACHILLE ARDIGÒ DEL COMUNE DI BOLOGNA (Corso Magistrale, Sala MamBO, introduzione dell’Asssessore Davide Conte, molto bella su una nuova idea di Bilancio Economico; intervento del prof Riccardo Prandini sul laborstorio attivato con il Dipartimento di Scienze Politiche per un welfare integrativo rivolto alle famiglie a basso reddito). Bologna ha dato all’Italia il CUP E IL FSE del Cittadino – due gioielli dell’Agenda Digitale italiana – con la progettualità di Cup 200O e il pensiero socio-tecnico di Achille Ardidò. Con l’APP BOLOGNA WELFARE il Comune apre la strada che porta alla My Page del cittadino in rete (Il Fascicolo del Cittadino). Si possono produrre nuove App per dare potere ai cittadini nel rapporto con lo stato e i produttori di servizi, per un nuovo WELFARE DI COMUNITÀ. Perché non chiedere ai grandi provider internazionali, come Apple, Googlr, Amazon, ecc. di aprite la loro tecnologia al Welfare Locale di Comunità? Qualcosa si sta già facendo A Bologna. Arriveremo ai SOCIAL STREET TEMATCI, I PICCOLI GRUPPI IN RETE PENSATI DA ARDIGÒ GIÀ NEGLI ANNI SETTANTA. GRUPPI AGGUERRITI, UN PO’ VIRTUALI E UN PO’ REALI, CON I RAGAZZI CHE FOTOGRAFANO È FILMANO TUTTE LE COSE CHE NON FUNZIONANO E QUELLE CHE FUNZIONANO BENE. Per svoltare la lezione e leggere le slide:
http://www.comune.bologna.it/inclusionesociale/servizi/139:45333/45355/
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