La gente, giustamente, diventa sempre più esigente in fatto di salute. Non si accontenta di quello che dicono i funzionari della ASL, i medici in ospedale, gli sportellisti del CUP. Vuole capire e vederci chiaro. Trova assurdo dover aspettare due o tre mesi, o di più, per una visita. E’ un segno dei tempi e forse qualcosa di più: una rivoluzione che si sta propagando, nella società in rete, ovunque, dalla sanità al mecrcato, alla politica. Riceviamo in questi giorni diverse lettere sui tempi di attesa in sanità, troppo lunghi anche a Bologna. Alcune di queste lettere sono state pubblicate dai quotidiani (Antonlla Pieri su La repubblica, Giorgio Dall’Olio e il signor g.r. su Il Carlino). A parte alcune curiosità (il signor g.r. afferma di aver prenotato in un breve lasso di tempo, da giungno, qualcosa come intervento di cateratta, una pancolonscopia, tre esami urinari, un’ecografia renale e una visita odontoiatrica!), il problema è reale. Ma purtroppo non riguarda il Cup di Bologna o CUP 2000: noi siamo un sistema elettronico di prenotazione, avanzatissimo, ma i tempi di attesa per visite ed esami del servizio sanitario pubblico vengono stabiliti dalla ASL di Bologna, dal Policlinico S.Orsola Malpighi e dall’Istituto Ortopedico Rizzoli. Recentemente abbiamo programmato una presa in carico dell’utente: lo richiamiamo a casa automaticamente non appena si libera un posto nell’agenda medica interessata. Ho richiesto dati precisi al servizio statatistica del Cup sui tempi che bisogna aspettare per le visiste e gli esami segnalati dagli utenti. Nel blog metterò tra breve questi dati, per verificare se coincidono con quelli indicati nelle lettere di protesta. Ovviamente spetterà alla ASL la risposta ufficiale all’utente.
Liste di attesa per visite ed esami a Bologna
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