Oggi Smarth Health alla Mondadori di Bologna: ma cosa significa? Molti mi scrivono chiedendomi una chiave di interpretazione del mio ultimo libro, pubblicato con Franco Angeli, Smarth Health. È un trattato sulla sanità elettronica? È una denuncia del processo di burocratizzazione della sanità? In vista dell’incontro di presentazione del libro di oggi pomeggio a Bologna, alla Mondadori di via D’Azeglio (ne seguiranno altri: a Milano il 24 ottobre), ho pensato di pubblicare alcuni stralci dell’introduzione al volume.
“…Nei sedici anni che mi separano dal primo libro che ho scritto assieme ad Achille Ardigò sul rapporto tra Internet e la Sanità, il mondo delle reti e del Web ha avuto un’espansione paragonabile a quella dell’Universo in cui viviamo. Molti concetti dovevano essere rivisti anche rispetto ai più recenti studi, ma la formidabile chiave di lettura sociologica offerta dal pensiero socio-tecnico luhmanniano e ardigoiano conserva una straordinaria attualità. Si potrebbe affermare che senza la conoscenza del pensiero di questi autori è difficile comprendere Internet e il Web nel suo impatto con la società moderna del Welfare State. Nel mondo in cui viviamo, fatto soltanto di fragili emozioni e di stratificati rapporti di potere, di persone, organizzazioni e reti relazionali, l’estensione ‘elettrica’ dei nostri sensi – come ci ricorda Marshall McLuhan – ha cambiato molte cose. Il vecchio mondo si trasforma alla velocità della luce e non più delle cartoline postali. […..] Questo non è, infatti, un libro ‘specialistico’ d’informatica o un trattato di organizzazione della sanità. Ho cercato di fornire ai lettori un’introduzione sociologica al passaggio, storico, da una sanità basata sull’organizzazione burocratica del’900 (a bassa comunicazione), al nuovo stadio delle informazioni de-materializzate e virtualizzate per curare le persone. Ho inoltre voluto inserire nel testo mappe, matrici, tracciati, ‘attrezzi’, utili per progettare reti patient centered, lo stadio più attuale e innovativo della cultura e-Health europea. L’esposizione introduce, così, concetti di management innovativo per progettare il Fascicolo Sanitario Elettronico e il Dossier Sanitario, le due ‘aggregazioni intelligenti’ di dati più utili alla Smart Health. Spero che questa parte, solo apparentemente ‘tecnica’, non annoi il lettore. […]. Se dovessi descrivere la Smart Health, la sanità del futuro, nei pochi caratteri concessi a un messaggio di Twitter, mi limiterei a dire: “far comunicare, ogni volta che ce n’è bisogno, una persona che soffre con un medico che cerca di aiutarla”. Ciò che è in più (come amava dire, scherzando, Achille Ardigò) lo mette il diavolo.”
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