Venerdì 10 ottobre, al Politecnico di Milano, si è svolto il convegno di Polisanità, in cui si parla annualmente(di progettazione) dell’ospedale del futuro. Animatore dell’evento (di grande qualità scientifica, in un mare di convegni nazionali di sanità a bassa qualità scientifica!), come sempre, il professor Luigi Chiara. Il tema del mio intervento : “L’ospedale a domicilio e le reti e-care”. Ho posto a ingegneri e architetti 5 o 6 punti di premessa teorica, passando successivamente all’esame e alla classificazione dettagliata delle reti e-Health. Mi ha fatto piacere constatare che l’approccio ha suscitato interesse.
1. L’ospedale virtuale e la telemedicina rappresenteranno, nell’era di Internet, i tag di una nuova dimensione fisica e culturale della sanità.
2. Nella sanità occidentale è in atto una profonda riorganizzazione comunicativa e sistemica basata sulle reti e-Health/e-Care (Internet) e sulla telemedicina Hub and Spoke verticale, orizzontale e in forma BtoB e BtoC.
3. Questa riorganizzazione cambierà profondamente la “struttura produttiva” della sanità che fino ad oggi abbiamo conosciuto basata sulla centralità dell’Ospedale e su modelli organizzativi verticali e burocratici: si raggiungeranno nuovi livelli di integrazione tra assistenza sociale e sanitaria.
4. Le motivazioni di questa riorganizzazione-comunicativa e sistemica sono riferite ai livelli di efficienza (costi) e di efficacia (qualità) della produzione sanitaria e all’evoluzione della domanda di salute (invecchiamento della popolazione, trasformazioni familiari e richiesta di personalizzazione dei servizi).
5. La linfa di questo cambiamento sarà la diffusione, in forme fino ad oggi sconosciute, del “dato-informazione-conoscenza” di salute attraverso le reti e-Health; il primo passo sarà il Fascicolo Sanitario elettronico Personale del cittadino (FaSeP o EHR) Reti e-Health
Per implementare programmi di riorganizzazione sistemica della sanità (come l’Ospedale Virtuale o a Domicilio) occorre sviluppare il sistema Internet di reti e-Health, che permettono:
1. la condivisione del dato tra i professionisti della sanità (e-Data) in una nuova eccezione di Electronic Medical Record (Interoperability, Older Record Incorporation, Privacy, Standard, ecc.);
2. il trasferimento del dato al cittadino come suo naturale e legale possessore (Electronic Health Record; fascicolo elettronico personale) in una forma semanticamente e tecnologicamente accessibile (la cartella web);
3. l’accesso elettronico ai servizi sanitari (ma anche a quelli sociali) a partire dai Cup e dalla loro estensione a tutte le prestazioni sanitarie;
4. il trasferimento in rete delle informazioni e conoscenze per l’assistenza home care (e-Care), compresi i processi di deospedalizzazione e i servizi (e-services) di telemedicina, teleassistenza e telesoccorso.
5. l’utilizzo dei dati per la (e) governance amministrativa 6. Queste reti hanno una duplice-triplice dimensione: sono tecno-sociali nella parte che va in direzione del cittadino (dall’organizzazione assistenziale al cittadino; tra i cittadini, come il social network); tecno-organizzative quando assumono funzioni di (e) governance di sistema (trasmettono informazioni tra soggetti, nodi, organizzativi, amministrativi) o di (e) governance clinica (quando mettono in comunicazione i medici: condivisione del dato clinico).
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