SOLE in Consiglio Comunale a Bologna

Presentazione di SOLE alla quinta commissione del Consiglio Comunale di Bologna, presieduta da Valerio Monteventi. Interventi di ottimo livello e discussione molto costruttiva dopo un’apertura dei lavori del consigliere Pino Pinelli (che tutti a Bologna, e non solo a Bologna, conoscono come il primario cardiologo dell’ospedale Bellaria). Hanno parlato l’assessore Giuseppe Paruolo, i consiglieri Galeazzo Bignami, Daniele Carella, Cristina Marri, Angelo Marchesini, Corrado Melega, Lina Delli Quadri. Un bell’incontro tra sanità e politica (erano presenti i rappresentanti di tutte le aziende sanitarie della città e, ovviamente, di CUP 2000). Come va SOLE? Non male. La rete – voluta della Regione Emilia Romagna (Assessorato alle Politiche per la Salute) – è una delle maggiori della sanità europea e collega 3800 medici di famiglia con 17 aziende sanitarie, integrando 155 sistemi informativi aziendali e 21 tipi diversi di cartelle cliniche informatiche di medici di base. Il progetto, realizzato da CUP 2000, si avvale di una partneship estesa a 47 fornitori di prodotti tecnologici e di una funzione di project management dell’ASL di Imola. Dopo una sperimentazione su grandi numeri (Asl di Rimini) e l’estensione del collegamento a tutte le aziende sanitarie dell’Emilia Romagna, SOLE ha dimostrato che funziona e che può contare sulla collaborazione attiva dei medici di famiglia. Oggi sono 996 i medici che già utilizzano SOLE (e altri 365 quelli tecnicamente collegati). A Bologna 151 e altri 150 con linee attive. 675.000 prescrizioni sanitarie hanno girato su SOLE nei primi cinque mesi dell’anno (125.000 a Bologna). E’ quindi giunto il momento del “grande balzo”, soprattutto a Bologna, superando le residue resistenze e titubanze ancora presenti qua e là. Ovviamente i ragazzi di CUP 2000 ce la stanno mettendo tutta per fare SOLE come hanno fatto il Cup. Non bisogna dimenticare che SOLE è fatto per i cittadini: le richieste di esami e visite, i referti, le dimissioni dall’ospedale, tutto girerà su SOLE a vantaggio dell’utente e del rapporto tra medico e assistito.
Riflessione, che mi torna sempre alla mente: l’ente pubblico dovrebbe occuparsi, anche in Emilia Romagna, sempre più di far funzionare reti internet come SOLE, per i servizi alla gente, e sempre meno di quelle cose, spesso assai più costose, che vengono già svolte dal mercato.


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