Siamo andati (il Presidente Luciano Vandelli e una delegazione della nostra azienda) a far visita all’ANT, presso il loro bel centro di via Jacopo di Paolo a Bologna. L’ANT, come tutti orami sanno, è l’associazione che assiste gratuitamente a casa i malati oncologici. Un “briefing dell’amicizia” tra CUP 2000 e ANT, come ha voluto chiamarlo il prof. Pannuti, da sempre anima di questa importante iniziativa sociale. A Bologna assistono “in linea” oltre un miglia di persone sofferenti e spesso malati terminali, a domicilio. Mi hanno ringraziato perché nel 1988 – in quel periodo ero assessore alla sanità del Comune di Bologna – feci con loro la prima convenzione. Hanno un costo medio a giornata per assistito di 16-17 euro e sono molto apprezzati dalle famiglie che in questo modo non si sentono sole di fronte al dramma di una malattia così grave. L’ANT assiste le persone a casa ed è una forma di “ospedalizzazione a domicilio” per situazioni sanitarie gravi. Un’esperienza di solidarietà umana e di cura che ha avuto successo in questi 20 anni di esistenza, non solo a Bologna. Ha dimostrato tre cose: 1, che la sanità può anche essere pubblica senza necessariamente essere statale; 2, che l’ospedale non è l’unica forma di assistenza anche per malattie gravi; 3, che la solidarietà può essere efficacemente organizzata partendo dai bisogni delle persone che più soffrono.
Una visita all’ANT
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