Giovedì 19 giugno, prima tappa di conclusione dei lavori della Scuola di Welfare del Comune di Bologna 2018-19, con il professor Ivo Colozzi – allievo di Achille Ardigò e ordinario di sociologia all’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Politiche – e Giuliano Barigazzi , Assessore al Welfare del Comune di Bologna (mercoledì 26, ore 14.30. sala Tassinari, secondo appuntamento con l’intervento di Valerio Montalto, direttore generale del Comune di Bologna)
Colozzi ha ricordato che il lungo percorso del Corso Magistrale della Scuola 2018-19 – ben 13 lezioni – era partito da una premessa demografica e sociale: la necessità di ridurre le disuguaglianze nel passaggio epocale della società italiana da un’alta natalità e alta mortalità, a un’era di bassa natalità dove l’aspettativa di vita si allunga di decenni (si rimanda alle slide pubblicate sul sito Iperbole del Comune di Bologna per l’intervento di Colozzi). Per affrontare questo cambiamento epocale non è sufficiente riequilibrare dall’interno il welfare pubblico. Occorre mettere in campo nuovi soggetti, nuove forze, un potenziale sociale ed economico nuovo: il welfare di Comunità. È quello che la Scuola sta analizzando assieme ai maggiori studiosi italiani della materia. Si apre una nuova fase, anche politica e istituzionale di co-programmazione, co-progettazione e co-produzione. Bisogna far rete, c’è bisogno di reti.
Barigazzi, nel suo appassionato e seguitissimo intervento, ha detto che la Scuola, voluta dal Comune dopo il periodo iniziale in cui era promossa dalla Associazione Achille Ardigò, sta dando un importantissimo contributo al dibattito in corso a Bologna e non solo a Bologna sul Nuovo Welfare. Ora l’obiettivo è portare la scuola nellca città, nei quartieri, nei comuni. Si va decisamente nella direzione di un Welfare plurale, dove l’intervento pubblico non perde valore ma diventa sempre più strategico per coordinare la discesa in campo di tante energie e opportunità, dal welfare aziendale all’iniziativa del Terzo settore, supportati dal l’eWelfare, dalla potenza dell’innovazione tecnologica della Rete. In autunno queste idee nuove, che avranno sempre più il supporto della Scuola, inizieranno a diventare realtà.
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